Coinvolto un deputato novarese di FI che sarebbe finito nell'inchiesta della DDA per un'operazione 2 per tangenti tra Lombardia e Piemonte
Appello del presidio Libera Biella per i candidati delle future elezioni: "La mafia nel Biellese c'è, contrastiamola"
Sentenza della suprema Corte - Alto Piemonte - Locale di Santhià
Sono state tutte confermate dalla Corte di Cassazione le pene per i componenti della «locale di Santhià», la 'ndrina guidata dai fratelli Raso.
Accolte le richieste dei piemme della Dda, prima storica sentenza per mafia presso il tribunale di Biella, e confermate le condanne per Antonio Raso, boss della locale di Santhià, e collaboratori.
Secondo i giudici è lui il capo della "locale": colpevoli anche il suo consulente del lavoro e il "braccio operativo"
Antonio Raso dovrà risarcire anche la Regione Piemonte e il comune di Santhià, che si sono costituiti parte civile nel processo contro il pensionato indicato come il capo della Locale di Santhià della 'ndrangheta.
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